Una nuova provocazione contro la Siria

Ogni volta che l’esercito della Repubblica Araba Siriana si accinge ad attaccare una roccaforte dei terroristi, sistematicamente USA, Francia e Regno Unito mettono in atto delle provocazioni per avere il pretesto di un intervento militare. Il ritornello è sempre lo stesso : l’eventuale uso di armi chimiche da parte dell’esercito siriano, anche se ormai è stato dimostrato che le sostanze tossiche sono state sempre utilizzate dai terroristi riforniti dai paesi occidentali. Ultimamente a Duma sono state rinvenute bombole di cloro abbandonate dai jihadisti ed un impianto per la produzione di iprite con macchinari made in Italy.

 La nuova provocazione in atto riguarda il prossimo attacco dell’esercito siriano contro l’ultima  roccaforte terroristica di Idlib. USA, Francia e Regno Unito non perdono infatti occasione per avvantaggiare i terroristi quando si trovano in difficoltà e rischiano di essere sgominati. Armi, munizioni, droni, carri armati sono tutti di provenienza occidentale.  I terroristi devono permanere sul territorio siriano perché le stragi, le fosse comuni, le crocifissioni, le decapitazioni, i rapimenti di donne e bambini non contano nulla perché quello che conta è continuare a tenere in difficoltà il legittimo governo di Asad.

 

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