Un Governo fantasma al servizio degli USA

Dopo aver estromesso per tutta la durata del suo mandato la politica estera dalle aule del parlamento, il presidente Gentiloni ha voluto, prima dell’imminente termine dell’azione di governo, fare, finalmente, alla Camera un discorso di politica estera. Era facilmente prevedibile, dati i precedenti, che non sarebbe stato un discorso brillante, degno di uno statista che ha a cuore il prestigio e l’interesse del proprio Paese; nessuno poteva sperare in qualche proposta italiana che si distaccasse dal conformismo e dagli squallidi luoghi comuni della propaganda occidentale; nessuno si sarebbe attesa una posizione od un suggerimento che diversificasse in maniera sostanziale l’atteggiamento italiano rispetto alla politica degli USA e della NATO, ma il discorso di Gentiloni è andato ben oltre ogni pessimistica previsione. Dopo aver spacciato come oro colato tutte le più grossolane panzane messe in atto dagli americani e dai loro degni alleati contro il Presidente siriano Asad, ha affermato che l’uso di gas tossici da parte dell’esercito lealista è fuori discussione. (Che ci fanno allora gli esperti dell’ONU nel territorio del Gouta, stanno lì ad indagare o a perdere il proprio tempo?). Le fonti certe in possesso di Gentiloni quali sono quelle degli jiadisti o quelle del fantomatico Osservatorio siriano per i diritti umani? O quelle fornite dagli USA? Chi può, se non con palese malafede, dare credito a questi ultimi quando è universalmente noto che l’intervento in Iraq,  motivato con la presenza di armi di sterminio di massa mai ritrovate, fu attuato con prove false preventivamente fabbricate dalla CIA ed altre agenzie inglesi specializzate in produzione di falsi? All’accettazione incondizionata di tutte le falsità il nostro autorevole statista ha voluto aggiungere la frase inesatta che “l’Italia e un coerente alleato USA”. Frase inesatta perché alleati sono coloro che insieme  concordano ed insieme decidono le proprie  iniziative; l’Italia di Gentiloni non concorda e non decide nulla ma esegue pedissequamente ordini anche se  scellerati. In tal modo un governo inconcludente ed imbelle conclude nella vergogna e nell’ignavia un iter che non ha prodotto alcun vantaggio al popolo italiano ma bensì danni ed ulteriore discredito.

                                                                      Giuseppe OCCHINI

 

 

 

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