Incontro sindacale ex MIUR (CGIL-CISL-UIL)

                     Che alle buone intenzioni seguano i fatti

Ieri, 3 febbraio 2020, siamo stati convocati dall’ amministrazione, a seguito della richiesta unitaria inviata ai Ministri la scorsa settimana. Si è trattato del primo incontro a cui siamo stati convocati dopo la pubblicazione del decreto Legge 1/2020 del 9 gennaio scorso che ha soppresso il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e istituito i due distinti Ministeri dell’Istruzione e dell’Università e Ricerca.

All’incontro, contrariamente a quanto auspicato e opportuno, non erano presenti i Ministri, ma in rappresentanza dei due Ministeri i rispettivi Capi delle Segreterie, il Direttore del Personale dott. Greco e la Dott.ssa Gargano. L’incontro è stato presieduto dal Capo di Gabinetto Cons. Fiorentino, confermato al Ministero dell’Istruzione.Il Cons. Fiorentino ha assicurato che gli uffici di diretta collaborazione dei Ministri stanno collaborando in un clima positivo per affrontare una situazione di grande complessità. Ha evidenziato come elemento positivo il fatto che il decreto Legge per la prima volta nella storia contiene gli elementi utili ad evitare l’immobilismo amministrativo nel periodo ponte tra la decisione politica e l’adozione dei nuovi regolamenti di organizzazione.

Le prime azioni compiute sono state quelle di individuare una prima sede al Ministero dell’Università. Sul personale è stata data assicurazione che al momento si è provveduto solo ad alcune assegnazioni temporanee al Gabinetto del Ministro dell’Università e Ricerca ma non è stata formalmente ancora trasferita alcuna unità di personale, poiché le modalità di trasferimento saranno quelle previste dal decreto che prevedono un interpello e la formazione di una graduatoria basata su anzianità di servizio ed età anagrafica. Ha poi comunicato che sono stati adottati i “decreti ponte” interministeriali che di fatto rinviano al regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione dell’ex MIUR e che dalla prossima settimana saranno al lavoro sul DPCM da adottare entro il 30 aprile per la ricognizione e il trasferimento delle risorse umane finanziarie e strutturali e la costituzione della direzione generale risorse umane finanziare e strumentale presso il Ministero dell’Università con passaggio di personale come previsto dal decreto. In questa fase, ha sostenuto il Capo di Gabinetto, verrà prestata attenzione alle professionalità acquisite dal personale per non disperdere le competenze.

Da parte nostra abbiamo chiesto di essere coinvolti fin da subito in tutte le fasi della riorganizzazione che avranno ricadute su personale, a partire dalle procedure di trasferimento e dalla individuazione delle sedi definitive dei due Ministeri. In considerazione del fatto che il decreto, come sostenuto anche dal Capo di Gabinetto, consente di evitare l’ennesimo stallo amministrativo, abbiamo rilanciato tutti i temi su cui da tempo attendiamo risposta e su cui riteniamo, a questo punto, non ci siano motivi per differire il confronto. In particolare abbiamo rammentato la necessità di affrontare il tema del reclutamento, vista la drammatica carenza di personale soprattutto negli uffici periferici ma anche negli uffici centrali. A questo proposito abbiamo sollecitato la predisposizione di tutti gli atti necessari a consentire tempestivamente la trasformazione part-time a full time. Abbiamo poi sollevato il tema della incongruità rappresentata da un organico in gravissima carenza e la presenza all’interno del Ministero di numerosissime tipologie di lavoratori che prestano servizio a vario titolo, dai comandati e distaccati ai dipendenti di altri Enti. Su questo pensiamo sia necessario un confronto che guardi al tema complessivamente ed individui soluzioni adeguate. In riferimento agli uffici periferici, oltre all’urgenza di individuare soluzioni per rinforzare l’organico presente, con l’autorizzazione a nuovi concorsi o anche con soluzioni più rapide come mobilità da altre amministrazioni, abbiamo rammentato la necessità di prevedere, nelle more, un incremento delle risorse per gli straordinari, nonché la necessità di definire in maniera univoca e a livello nazionale le competenze degli uffici scolastici, dell’INPS e delle segreterie delle scuole relativamente alle procedure di collocazione in quiescenza del personale docente che ogni anno rischiano di far collassare gli uffici e di non garantire un corretto avvio dell’anno scolastico.

Abbiamo inoltre chiesto di aprire rapidamente il confronto anche sul FRD 2019 (ultimo dell’ex MIUR) e su quello del 2020, con il quale intendiamo riprendere anche il tema delle progressioni orizzontali del personale, ed avviare le procedure per le progressioni verticali – tema sul quale avevamo registrato un’apertura da parte dell’amministrazione prima del cambio di vertice – nonché riaprire il percorso legato alla individuazione delle risorse derivanti dai PON e ancora in sospeso. Abbiamo poi raccomandato all’amministrazione di attivare percorsi di formazione specifici per i neo assunti, un intervento per la velocizzazione delle pratiche per il pagamento dei loro stipendi, nonché, nella fase di trasferimento del personale, una particolare attenzione per il personale provvisoriamente assegnato all’ex dipartimento Università e ricerca che possa consentirgli,in futuro,una possibilità di trasferimento presso gli uffici territoriali.

Smartworking, armonizzazione dell’indennità di amministrazione tra i due Ministeri e avvio dei lavori del Comitato paritetico per l’innovazione nonché l’apertura del tavolo per il contratto integrativo di Ente sono stati altri punti che abbiamo proposto all’ordine del giorno, anche da affrontare eventualmente su tavoli tecnici con l’intenzione di fornire contributi positivi. Su tutto questo abbiamo chiesto che siano calendarizzati da subito una serie di incontri. L’amministrazione, nella sua replica ha affermato di apprezzare l’importanza dell’interlocuzione con le rappresentanze dei lavoratori ed ha assicurato l’intenzione di proseguire il confronto su tutti i temi posti, alcuni dei quali già oggetto di precedenti impegni. Ha inoltre anticipato che le OO.SS. saranno convocate prima della adozione del DPCM, (da adottare entro il 30 aprile, relativo alla ricognizione e trasferimento delle strutture, del personale e delle risorse strumentali e finanziarie) previsto dal Decreto del 9 gennaio.

Purtroppo dobbiamo prendere atto che, nonostante la dichiarata volontà di proseguire il confronto l’amministrazione non ha ritenuto di fissare da subito un calendario di incontriAttendiamo quindi di verificare nei prossimi giorni se alle buone intenzioni seguiranno i fatti, ovvero convocazioni sui diversi temi posti all’ordine del giorno e che da subito possono essere affrontati anche nelle more dell’emanazione dei DPCM di riorganizzazione. In caso contrario dovremo considerare la opportunità di adire le azioni sindacali per pretendere la necessaria attenzione per i lavoratori dei due Ministeri. 

Roma, 4 febbraio 2020

                  FP CGIL                                   CISL FP                          UILPA

Anna Andreoli /Roberta Sorace              Michele Cavo              Alessandra Prece

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