Il ministero dell’Istruzione continua ad essere attenzionato dalla magistratura.
Dopo l’episodio riguardante il capo Dipartimento Giovanna Boda del Ministero del quale ultimamente la stampa è tornata ad interessarsi dando ripetutamente notizia con particolari che farebbero emergere un comportamento fin troppo disinvolto, questa volta la magistratura si è dovuta interessare all’attività amministrativa del Provveditore agli Studi di Sondrio al quale è stata comminata la misura cautelativa degli arresti domiciliari.
Di fronte a queste notizie di cronaca che confermano un atteggiamento “opaco” nella gestione della cosa pubblica, ci sovviene l’episodio di un ministro della pubblica istruzione dei primi del ‘900 Nunzio Nasi che formalmente fu accusato di peculato per sottrazione illegale di materiale di cancelleria (forse una scatola di pennini) anche se probabilmente altre erano le ragioni dell’incriminazione.