ENNESIMA RIORGANIZZAZIONE DEL MIUR
Attesa per le nomine dei direttori generali.
Il 29 luglio scorso è entrato in vigore il DPCM n. 98 del febbraio scorso, che definisce il nuovo assetto del MIUR. Molte le novità rispetto al precedente ordinamento, a suo tempo fissato dal DPR 20 gennaio 2009. Innanzitutto, la scomparsa della direzione generale degli Affari internazionali, storica struttura che gestiva i rapporti culturali con l’estero e che viene soppressa proprio ora che l’Italia affronta il semestre della presidenza europea di turno.
E’ poi da registrare lo scorporo, dalla direzione generale Risorse umane, di un corposo stock di funzioni (appalti e acquisti) inserito in un’apposita direzione che gestirà un mix di competenze (appalti, acquisti, sistema informativo, comunicazione, studi, statistica, ecc.) assemblate senza un apparente nesso di organicità.
Viene, quindi, soppressa la direzione generale per la Politica economica e finanziaria, i cui compiti vengono attribuiti alla direzione generale Risorse umane, ora ribattezzata direzione generale per le Risorse umane e finanziarie. Viene, inoltre, soppressa la direzione generale per la formazione tecnica, aggregata alla direzione generale per l’Autonomia e gli ordinamenti scolastici, maxi struttura nella quale confluiscono anche i resti della direzione generale delle Relazioni internazionali. Nasce, poi, la direzione generale per l’Edilizia scolastica, per gestire i fondi destinati a rimettere in sesto, almeno parzialmente il disastrato patrimonio scolastico nazionale. Altre novità riguardano l’Università e la ricerca, con soppressioni e aggregazioni di varia natura.
Intanto, per gli incarichi di direttore generale, sono pervenute oltre mille candidature, da vagliare in fretta per dare un nome ai vertici del nuovo MIUR. Alla vigilia di ferragosto o, comunque, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.