Scuola. Lavoratori “fragili”: che fare?

Tra i tanti nodi che restano ancora al pettine, prima dell’inizio delle lezioni, il problema dei “lavoratori fragili” è ancora tutto da definire. Il recente documento dell’Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione e Inail, del 21 agosto 2020, ha fatto chiarezza in merito alle patologie in base alle quali il lavoratore della scuola può definirsi “fragile”, ha precisato di chi è la competenza per individuare lo stesso lavoratore, ma non ha speso una riga sul trattamento che spetta in caso di documentata “fragilità”.

Il problema non è di poco conto, nella scuola italiana, considerando il fatto che sono numerosi i lavoratori ultracinquantenni e con patologie che espongono la persona a maggiori rischi.

È necessario che il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Salute definiscano, in maniera univoca, i provvedimenti – a tutela della salute personale e della comunità educativa – che dovranno essere adottati per limitare le condizioni di rischio e di contagio nelle scuole.

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