Indicazioni Nazionali e Programmi scolastici non sono sinonimi

Dopo le dichiarazioni del Ministro Valditara, l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (ANDIS) attende il testo per commentare nel merito le Nuove Indicazioni Nazionali.

In seguito alle recenti dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in riferimento alle Nuove Indicazioni Nazionali, il Direttivo Nazionale dell’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) rende noto di attendere il testo per esprimere un commento nel merito “onde evitare di correre ‘dietro alla notizia’, come in tanti stanno facendo, senza un approfondimento su eventuali premesse, obiettivi e contenuti presenti”.

“Preme precisare, però – sottolinea l’Associazione -, che da alcuni commenti o interviste emerge la tendenza a considerare Programmi e Indicazioni come sinonimi. È fondamentale invece precisare i loro significati che sono assai diversi. I programmi nazionali sono un testo in parte prescrittivo e in parte orientativo, con lo scopo di garantire un buon grado di uniformità rispetto ad una realtà nazionale. Le indicazioni trovano invece una legittimazione nella normativa, che esclude la possibilità da parte dello Stato di promulgare programmi nazionali”.

Facendo riferimento all’art. 21 c. 9 della legge n. 59 del 15 marzo 1997 e all’art. 8 del successivo regolamento dell’autonomia (D. P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999), l’ANDIS evidenzia che “l’emanazione di Programmi scolastici validi sull’intero territorio nazionale confligge quindi con l’idea di autonomia scolastica. Le Indicazioni Nazionali comprendono invece un nucleo fondamentale omogeneo su base nazionale, ma il curricolo viene progettato e costruito all’interno della singola scuola”.

28 gennaio 2025

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