ASSOLUTAMENTE IN PIEDI. E rigidamente!

Traggo daAnsa e da Corriere TV, che così il segretario dem Letta, intervenuto a Otto e mezzo su la 7, si è pronunciato:
“Vorrei fare un appello ai nostri giocatori: che si inginocchino tutti, perché francamente l’ho trovata una scena pessima. Se si mettono d’accordo sugli schemi di gioco, si mettono d’accordo anche su quello, è meglio anche perché i gallesi erano tutti inginocchiati, gli italiani no”
Queste le parole del segretario del Pd Enrico Letta, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, parlando dell’iniziativa in sostegno del movimento Black Lives Matter portato avanti da alcuni atleti agli Europei. In particolare durante il match Italia-Galles, solo 5 giocatori azzurri si sono inginocchiati, contro l’intero schieramento gallese.
Inginocchiarsi è assurdo; i gesti hanno un loro significato, e l’inginocchiarsi ne ha uno molto chiaro ed evidente: ci si inginocchia davanti a una autorità superiore, dalla divinità al monarca o davanti all’amata. . L’omaggio alla memoria viene fatto di solito con il silenzio e l’atteggiamento di riflessione, in piedi, con alcune varianti nella posizione delle mani.
Ma che c’entra il Black Lives matter con il calcio? Stiamo creando falsi miti che diventano vere e proprie ossessioni: dal razzismo “generico” a quello su cui discetta giornalmente una senatrice a vita, per passare per gli ex fanciulli e fanciulle di cui si parla in un noto disegno di legge. Miti imposti, o ci si adegua o ci piomba addosso il crucifige, com’è quello di Letta, che grande politico non è, del resto non rappresenta neppure un grande partito (“aridatece Berlinguer!”: dove sono finiti i tuoi discendenti!)
Chiariamoci le idee anche sul “black lives matter”. Detto ad Atlanta o in zone limitrofe ha un senso, detto all’Olimpico no, perché, al di fuori di New York o Atlanta (USA) nessuno va in giro a soffocarli. E, se vogliamo essere precisi, dovremmo aggiungere un elenco di altre vite che hanno indubbia importanza: “black lives matter, palestinians lives matter too, immigrants lives matter of course , uigur lives matter definitively”, e qui seguirebbe il lungo elenco dei popoli sterminati, aggiungiamoci i Rohingya, alcune popolazioni africane e certe popolazioni dell’Amazzonia, e in fondo perché tralasciare le tartarughe delle Galapagos?
Vladimir Putin, figlio della Santa Russia dimostra una Santa pazienza. Quando Biden lo accusa di essere un assassino perché non dice, scusami caro Joe, ma tutta questa faccenda dell’inginocchiamento, da dove parte? dal tuo paese. Che cosa vieni a insegnare a noi in merito ai diritti umani, se voi siete i primi a non rispettarli, e non negli apparati governativi, ma proprio tra la popolazione, segno che a molti americani quel ginocchio sul collo non dispiace affatto.
Ascoltato il discorso di Letta in TV, mi auguro che qualche giocatore della Nazionale, invece di fare il gesto del Black lives matter, faccia, rivolto a Letta, un altro, significativo gesto: quello dell’ombrello.

Un affezionato lettore di “Scuola e Lavoro”

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