Il “Corriere della Sera” di oggi 19 ottobre 2020 nella rubrica “Data Room” di Milena Gabanelli e Fabrizio Massaro pubblica un’interessantissima ricerca con la quale – dati alla mano – si conferma il dato che la pandemia ha fatto sì che “I ricchi del mondo (siano diventati ndr) più ricchi con il covid” e soprattutto “pagano pochissime tasse”. Un’ulteriore conferma che il modello di sviluppo capitalistico-liberale accentua le disuguaglianze e produce inevitabilmente la scomparsa delle classi intermedie all’interno della forbice retributiva. Un dato per tutti:2153 persone detengono il 60% della ricchezza globale, quindi più soldi di quanti possiedono tutti insieme i 4.600.000.000 abitanti della terra.

Il problema economico di oggi, quindi, non è più produrre, ma distribuire, cioè fare in modo che la ricchezza -frutto del lavoro coordinato di molti- torni nelle mani di chi l’ha effettivamente prodotta ed eventi di portata mondiale – come quello che si sta verificando –  potrebbero costituire l’occasione per aiutare i singoli Stati a riflettere e ripensare come invertire nel loro ambito un’economia che inverta la tendenza a dare a chi già ha di più.