SCUOLA: FAR CRESCERE LA PROTESTA POLITICA

Sabato 16 maggio si è riunita a Roma la segreteria generale della FIS, per esaminare la grave situazione determinata dall’esame alla Camera dei Deputati dei primi articoli del disegno di legge governativo sulla c.d. ”buona scuola”. Nonostante il successo conseguito dalla grande e compatta adesione allo sciopero indetto da tutti i sindacati, il Governo insiste nel proprio ostinato atteggiamento, conseguentemente, la segreteria della FIS ritiene che solo un forte segnale politico immediato (un dissenso da esprimere massicciamente a fine mese con il voto nelle regioni interessate), può costituire motivo di dissuasione e di riflessione per un autentico miglioramento del testo in esame. Se poi si riuscisse con il voto, a dimezzare la percentuale di gradimento del PD presso l’elettorato, si avrebbe il grande vantaggio di conseguire subito tre scopi, oggi solo immaginabili:
1)   liberarsi da una logica prepotente e improvvisata che, come i fatti dimostrano, non ha nessuna considerazione per l’Istituzione scuola pubblica che non può essere pensata e gestita da una logica  aziendale;
2)    si darebbe una brusca frenata alla riforma della legge elettorale alimentando la speranza che scompaiano i 100 nominati capilista;
3)   il popolo sovrano con questa pronunzia dimostrerebbe di essere tale.
Con questo auspicio invitiamo tutti i colleghi e le famiglie ad impegnarsi a fondo per la riuscita dell’impresa difficile, ma non impossibile.

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