Sciopero CGIL e Uil ? Era ora!

La segreteria del Sindacato Sociale Scuola plaude all’iniziativa dei due sindacati ed è grata al Presidente Draghi di essere riuscito ad “offrire” un’opportunità che il sindacato ha saputo cogliere. Lo sciopero generale del 16 dicembre è contro tutto l’impianto della manovra economica del Governo ed in particolare contro la riforma fiscale e la rimodulazione dell’Irpef che ancora una volta premia i redditi più alti. Con un Parlamento esautorato (appena dieci giorni di tempo per l’esame e l’approvazione della legge di bilancio) e con i partiti (nessuno escluso) acquiescenti, bene ha fatto il sindacato a far sentire la propria voce e a manifestare il forte dissenso con la formula di rito: lo sciopero. Al di là della bontà delle specifiche richieste, l’elemento politico qualificante di questa azione è la riappropriazione da parte del sindacato di uno spazio e quindi della sua legittima funzione volta a protestare fermamente sulla iniqua rimodulazione degli effetti redistributivi della ricchezza, problematica che i partiti da anni stanno di fatto ignorando e il cui effetto più evidente è un ceto medio sempre più povero ed una soglia di povertà sempre più alta.

Questo sciopero è un’iniziativa politica che ci auguriamo l’opinione pubblica apprezzi al di là dei lai che si sono puntualmente innalzati con risibili motivazioni da parte della stampa non troppo libera (i cd. giornaloni) e delle forze confindustriali. Quanto alla diserzione della Cisl dallo sciopero, è la riprova della crisi politica che sta cancellando i partiti politici, divenuti dei modesti mediatori di istanze del presente senza alcuna capacità di ipotizzare il futuro.

La prossima chiusura della trattativa sul rinnovo del contratto degli statali ci auguriamo possa confermare questa volontà di risveglio del sindacato con la riappropriazione del vuoto politico lasciato dai partiti politici.

 

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