ancora una prova

Nei giorni scorsi è stato comunicato dal Ministro Profumo – durante una apposita riunione con sindacati stato, scuola e componenti della IX commissione istruzione e lavoro della conferenza delle regioni – l’imminente sottoscrizione dell’accordo Stato-Regioni in attuazione della riforma di cui al titolo V della Costituzione in materia di istruzione. Ciò comporterà il trasferimento delle competenze e delle risorse umane (e cioè dei nostri colleghi) dell’Amministrazione periferica alle Regioni entro un anno, salvo il mantenimento di un presidio (?) sul territorio con funzioni di coordinamento e vigilanza. Cosa si intenda per “Presidio” non è stato affatto chiarito, ma è stato evidenziato che il sistema delle reti di scuole dell’autonomia è incompatibile con la presenza degli Uffici Territoriali. A ciò aggiungasi le notizie in materia di “Spending Review” che sembrano prevedere, per la nota decurtazione della spesa per beni e servizi, la riduzione dell’organico dirigenziale (20% del numero dei dirigenti di prima fascia e 10% del numero dei dirigenti di seconda fascia) e di quello del personale appartenente alle aree nella misura del 5%, con la conseguente riduzione di direzioni regionali e centrali. Si ritornerebbe alle vecchie sovrintendenze interregionali? Abbiamo espresso le nostre critiche sulla genericità dei termini dell’accordo ed abbiamo chiesto chiarezza a garanzia del personale interessato, in materia di stato giuridico ed economico e sulle modalità del passaggio alle regioni. Sono stati previsti, da parte del vertice politico, tavoli tecnici di discussione. Tutto ciò premesso, nel condividere il contenuto del documento unitario predisposto dalle altre sigle sindacali, proclamiamo lo stato di agitazione, con l’attenerci scrupolosamente al nostro mansionario, e ci riserviamo ulteriori azioni anche d’intesa con le altre sigle sindacali, al fine di promuovere un ripensamento in merito, onde evitare che le riorganizzazioni siano ancora una volta effettuate a scapito del personale.

Roma 28/06/2012
IL SEGRETARIO GENERALE
Angelo Peticca

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